L’Accordo Craxi-Casaroli (Villa Madama 1984) ha costituito un’innovazione culturale estremamente significativa per il nostro Paese, ed è stato il primo esempio di un ‘Concordato-quadro’, vale a dire di un accordo concordatario che non regola dettagliatamente i singoli aspetti che caratterizzano le relazioni tra Stato e Chiesa, ma che, in un’ottica di reciproca collaborazione, si limita a rimandare la disciplina concreta dei singoli settori a successivi accordi o a intese attuative tra il Governo e la Conferenza Episcopale Italiana. Da quel momento si è fatta strada una nuova e positiva concezione di laicità che, basata sull’articolo 7 della Costituzione, è espressa nell’impegno alla ‘reciproca collaborazione per la promozione dell’uomo e per il bene del Paese’ (articolo 1 dell’Accordo).Quest’anno si celebra una ricorrenza che, da un lato, coincide con il quarto di secolo dell’Accordo di modifica del Concordato e che, dall’altro, cade in un momento in cui le relazioni tra Stato e Chiesa stanno conoscendo sviluppi importanti non solo in Italia, ma anche in altri Paesi.
Oggi, l’aumentata presenza nella società di nuovi movimenti religiosi di diversa origine culturale e territoriale, la mancata approvazione di una legge di carattere generale che garantisca la libertà religiosa, la forte influenza, nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, della normativa contro la discriminazione e per il rispetto delle identità religiose e culturali, alimentano quella che rappresenta la questione del multiculturalismo e del pluralismo religioso.
A venticinque anni dall’Accordo di modifica del Concordato e ad ottant’anni dalla conclusione dei Patti Lateranensi, ci si chiede: Quanto è stato attuato? Quali considerazioni, quali bilanci, preventivi e consuntivi, sono opportuni?
Il Convegno del 15 giugno 2009 promosso dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani, unione locale di Taranto, da sempre impegnata, secondo il suo Statuto, ad ottenere, anche nell’opinione pubblica, una maggiore consapevolezza della funzione del diritto nella società nazionale ed internazionale e a richiamare l’attenzione dei giuristi sui problemi giuridici emergenti dall’evoluzione della società, perchè possano trovare soluzioni rispondenti al bene comune, intende in particolare stimolare un dibattito su una questione che va approfondita sotto il profilo sociale e giuridico.
Un evento, questo, che cercherà di esaminare la nuova dimensione etica e morale dell’odierno corpo sociale, e le nuove sinergie tra Stato e Chiesa, istituzioni che hanno, ognuna nel proprio ambito, il perseguimento della promozione della persona umana, sia essa cives che Christifideles. [programma]
© S.Sibilla – D.D’Errico