L’Arcidiocesi di Taranto, per desiderio personale dell’Arcivescovo Mons. Benigno Luigi Papa, è costantemente impegnata sul fronte della pace, soprattutto in quel modo squisitamente cristiano che è la costante preghiera di implorazione e di intercessione per tutta l’umanità. Non si tratta di singoli episodi o momenti, ma di un habitus costante che la Chiesa di Taranto vuole proporre alla coscienza dei suoi fedeli e di tutti.
L’11 settembre 2002 ‘ ad un anno dagli attentati alle Torri Gemelle ‘ l’Arcivescovo convocò la comunità diocesana nella Concattedrale di Taranto in una Veglia per chiedere il dono della giustizia e della pace. Con queste parole Mons. Papa iniziava la preghiera: «Ho voluto convocarvi in questo tempio, dedicato a Maria, Regina della Pace, per invocare dal Padre, per mezzo del Signore risorto, il dono della sua pace. L’11 settembre di un anno fa il mondo intero visse ore tragiche per gli attentati negli Stati Uniti [‘] A distanza di un anno da tutto questo e alla vigilia del Pellegrinaggio ad Assisi, sulle orme di Francesco, grande profeta della pace, la nostra Chiesa diocesana si riunisce per elevare la sua voce verso Dio e verso gli uomini. Verso Dio: per chiedere il dono della pace! Verso gli uomini: per dire il nostro «mai più!» al terrorismo e ad ogni forma di violenza e di odio!».
Questa voce nella Chiesa di Taranto dall’11 settembre scorso non si è mai spenta perché nella Lettera ai Parroci per l’Avvento 2002 (25 novembre 2002) l’Arcivescovo ha stabilito che a partire dal giovedì 5 dicembre 2002 e per tutto il 2003, ogni primo giovedì del mese, le Comunità parrocchiali si riuniscano alle ore 21.00 per pregare il Santo Rosario: «Per accogliere in una maniera visibile l’insistente invito del Santo Padre alla recita del Santo Rosario, nell’anno pastorale in corso, ufficialmente chiamato l’Anno del Santo Rosario, stabilisco che in tutte le comunità parrocchiali, alle ore 21 del primo giovedì di ogni mese ‘ a partire da giovedì 5 dicembre prossimo -, venga recitato pubblicamente il Santo Rosario per ottenere la pace del mondo e l’unità della famiglia. È altamente significativo che tutta la nostra Chiesa diocesana, alla stessa ora dello stesso giorno, si presenti al mondo come una comunità orante che si fa carico, nella preghiera, dei drammi della vita umana quali sono appunto le necessità della pace tra le nazioni e le necessità della vita di comunione tra le famiglie».
Ogni ulteriore invito a pregare per la pace non può che essere una conferma ed un segno di apprezzamento per quanto la nostra Comunità ecclesiale sta già facendo da tempo e continuerà a fare sulla scia delle indicazione del Santo Padre e dell’Arcivescovo.
Taranto, 12 febbraio 2003
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